martedì 8 dicembre 2020

Pallottole e caffè

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Quarant'anni fa oggi sparavano a John Lennon. Ad ucciderlo fu un suo fan. Io il fan più aggressivo incontrato fino ad oggi fu un tale, anche gentile, che  volle a tutti i costi pagarmi un caffè. Ero in viaggio in autostrada, mi  fermai in Autogrill e quel tale mi riconobbe un anno dopo aver assistito a  una mia presentazione. Mi fece i complimenti di rito e mi confessò che  quella volta non trovò il coraggio di avvicinarmi e poi si pentì di non  avermi fatto firmare il libro. Io il caffè l'avevo appena preso, provai a declinare ma non volle sentire ragioni. Un'insistenza fuori luogo la sua,  alla fine accettai quel caffè ma la cosa un po' mi innervosì, sarà stata la  troppa caffeina.

Strawberry Fields - John Lennon Memorial
Central Park - NYC (Agosto 2016)

J.D. Salinger diceva che i libri che gli piacevano di più erano quelli che  ogni tanto lo facevano un po' ridere, ma quelli che lo lasciavano proprio  senza fiato erano quelli che una volta finito di leggerli avresti voluto che  l'autore fosse un tuo amico, per poterlo chiamare al telefono ogni volta che  ti girava (predicava bene ma razzolava male: dopo l'enorme successo de Il  Giovane Holden per tenersi alla larga dai suoi fan si trasferì in una  casetta sperduta nei boschi del New Hampshire, e guai ad avvicinalo).

A me invece stupisce sempre quando uno sconosciuto dopo avermi letto si prende la briga di venire a cercarmi (online) per dirmi bravo, a volte addirittura dirmi grazie.



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