mercoledì 7 aprile 2021

DOVE SONO FINITO? Siamo noi a scegliere quali libri leggere oppure sono i libri a scegliere per noi?

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A volte mi capita di avere l'impressione che siano le pagine che leggo a scegliere di esser lette proprio da me, e non il contrario. Non può essere una coincidenza che in un libro (che in teoria dovrebbe parlare di tutt'altro) mi trovi a leggere cose che hanno sfacciatamente a che fare con quanto vivo e con quanto faccio. Mi è successo con DOVE SONO FINITO?, un'antologia di racconti di viaggio pubblicata da EDT, la casa editrice che pubblica per l'Italia le guide della Lonely Planet, avete presente? Filo conduttore dei racconti è il Nowere, luogo mistico in cui tutti i viaggiatori prima o poi finiscono ma scoprono di esserci arrivati solo quando nella loro testa scatta appunto la fatica domanda "dove sono finito?". Mai mi sarei aspettato di trovarmi sbattuta in faccia quella che da qualche tempo è la mia realtà fino a quando non sono arrivato a leggere queste righe nel racconto di Karl Taro Greenfeld dal titolo La Lunga Marcia:

"Lo posso scrivere questo libro, ora lo sento. Quello che sto scrivendo potrebbe veramente valere qualcosa. Certo, per ora è un lavoro goffo, un po' forzato, zeppo di frasi, paragrafi e capitoli interi che difficilmente verrebbero pubblicati, è pesante e instabile, come un ponte costruito partendo da una sola riva. Eppure, lentamente, sta crescendo e sul mio disco fisso vedo emergere diecimila, ventimila, poi trentamila, quarantamila parole...".


E poi ancora: "Il mio ego è così legato alla realizzazione di questo libro che mi sento a disagio alla sola idea di abbandonare il progetto. I libri, mi dico, non sono tanto l'esplosione stellare dell'ispirazione creativa quanto il prodotto complessivo che scaturisce dal superamento di momenti come questo, pieni di dubbi e insicurezze".


Ho riletto queste frasi più e più volte e non ho avuto dubbi, quel libro stava parlando proprio con me!

p.s.: si vabbe', poi ci sarebbe anche quella frase: "...inoltre ho già speso buona parte dell'anticipo preso dall'editore...", quella è pura fantascienza ma è bello sapere che esiste un mondo parallelo dove succede per davvero!

p.s.: e a voi è mai capitato? No, non intendo di prendere un cospicuo anticipo da un editore per scrivere qualcosa, intendo leggere un libro nel quale vi riconoscete a tal punto da pensare che sia stato il libro a scegliere di essere letto proprio da voi...



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