martedì 26 aprile 2011

Destinazione Isola di Wight

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Le peripezie di due amici a bordo di una "2 cavalli" arancione attraverso la Francia, da Milano all'Isola di Wight. È il 1970, ed ecco che quella che poteva essere una vacanza come tante diventa un viaggio vero. Non un pellegrinaggio postumo sui luoghi del mito, bensì la cronaca - romanzata, ma solo quanto serve - di chi quella trasferta è come se l'avesse vissuta per davvero, vista con gli occhi della mente da chi avrebbe voluto esserci ma, soprattutto, scritta con il cuore e ascoltata con l'orecchio dell'anima.
Pagina dopo pagina la "2 cavalli" si fa strada rocambolescamente alla volta dell'Inghilterra. Stringendosi sempre più nell'abitacolo nuovi compagni di viaggio trovano posto accanto ai protagonisti. Ognuno con la sua storia, e per ogni tappa, per ogni episodio, una canzone.
Un libro questo che suona la sua storia riportando la cronaca musicale di quelle giornate che scrissero la colonna sonora di una generazione. Suoni dal secolo scorso che la tecnologia odierna ci consente di ritrovare con facilità. Il modo migliore - a mio avviso - per gustarsi questo libro e quello di leggerlo con il computer a portata di mano aperto su YouTube per ascoltare mano a mano i brani che si incontrano durante la lettura e rendersi conto che anche se sono passati quarant'anni, anche se oggi magari ascoltiamo tutt'altro, dalla nostra testa quei brani non se ne sono mai andati, e non è un caso.

L'incipit.
Sull'autobus che da Victoria Station, Londra, mi porta a Portsmouth un pupo di pochi mesi dal faccino francese ha deciso che siccome lui non ha sonno, nessun altro potrà dormire.
Mi imbarco sull'ultimo traghetto per Ryde quando ormai è buio da un pezzo. Con le cuffie dell'iPod ficcate nelle orecchie, qualche pendolare tenta di rilassarsi in queste cinque miglia di mare che si coprono in poco più di venti minuti.

DESTINAZIONE ISOLA DI WIGHT
Antonio Oleari
Aerostella