giovedì 19 novembre 2015

Pagine & pagine #14

.
"Okay. Ho finito. Fino a quando non c'incontreremo di nuovo, tieni la testa ben piantata sul collo, leggi qualche buon libro, sii efficiente, sii felice."

La prima frase nella prima pagina di un romanzo è detta incipit. Non so se anche l'ultima frase dell'ultima pagina abbia una denominazione particolare. Se non ce l'avesse ne propongo una io: postcipit.

In ogni caso, per quel poco che può contare la mia opinione, considero Stephen King uno dei migliori romanzieri contemporanei. Con buona pace di chi assegna il Nobel per la letteratura valutando l'impegno sociale di chi scrive, senza curarsi se le pagine di questi autori sono magari di una noia mortale. Cominciare una storia con una frase ad effetto non è cosa facile ed è un'arte riservata a pochi. Chiudere un libro dando l'arrivederci ai lettori trovo sia il colpo da maestro di un vero fuoriclasse.


dall'ultima pagina di

venerdì 13 novembre 2015

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome.

.
 
 
Alice Basso / Ed. Garzanti

I libri che parlano di libri costituiscono ormai un genere letterario a se stante che conta sempre più appassionati. Alice Basso, all'esordio con questo suo "Imprevedibile piano..." entra a gamba tesa in questo filone e compie un salto di qualità. Un romanzo avvincente che sviluppa la trama di un giallo e pagina dopo pagina cattura il lettore con le sfumature noir di una vicenda a tinte fosche che vira al rosa di una nota romantica che non guasta, il tutto condito da una giusta dose di umorismo. La storia è ambientata nel mondo dell'editoria. La protagonista è Silvana (Vani) Sarca, trentenne dal look dark e dalla vita incasinata di professione ghostwriter. Vani ha un dono: da pochi dettagli, meglio di quanto farebbe un profiler, riesce ad entrare nella testa degli autori in crisi, fare proprio il loro linguaggio, sostituirsi a loro e fare così delle "sue" pagine i "loro" bestseller. La storia si intreccia su più livelli, ad ogni livello un personaggio. C'è quel bastardo dell'editore per cui lavora (è geniale lo stratagemma con cui la protagonista riesce a farsi assumere!), c'è l'autore in crisi per cui Vani scrive un capolavoro (di cui Vani finirà per innamorarsi). C'è poi un'altra autrice, pure lei in crisi e pure lei affidata alla penna di Vani, che scompare misteriosamente. Del caso è incaricato un affascinante commissario, uno sbirro in gamba lo definisce Vani, che è chiamata a collaborare all'indagine ed avrà moto di stargli molto vicino: riuscirà a restargli indifferente? Nelle pagine di Alice Basso si affacciano altri personaggi minori che danno forza e colore al racconto: la sorella, con cui vive un rapporto conflittuale, e Morgana, la vicina di casa quindicenne in cui Vani un po' si rivede e che cerca di proteggere. "Scrivi di quello che conosci" è il titolo del primo capitolo di questo libro che rapisce il lettore fin dalle prime pagine: sembra proprio che Alice Basso la scrittura la conosca davvero bene, e la fiducia che le ha dato Garzanti con questo battesimo è significativa.

Acquista i libri di Alice Basso dallo store online di LIBRERIA UNIVERSITARIA
.


venerdì 5 giugno 2015

Il bello del gas

.
A vent’anni di distanza dalla prima edizione, ritorna per la gioia dei fan il romanzo di Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, dedicato «A chi, ogni tanto, cade. Con o senza moto».
 
Due fratelli: il Gino e l’Arturo. Dire normali è dire una bugia, perché davanti a una moto i due si trasformano. Quella per la moto è una passione tutta speciale, un amore che non ha confini, un desiderio quasi sessuale, una follia che li porta a inventare le sfide più strane. Prima soltanto sulle moto: dall’officina a casa, dall’officina al bar, da casello a casello. Poi con tutto quello che abbia un motore: bici contro macchina (in retromarcia), moto contro macchina, go-kart, pullman.
Il Gino e l’Arturo cadono, si rialzano, ricominciano, si copiano, truccano, elaborano. Sono spietati, cinici, imprevedibili, crudeli. Sono fortissimi: diventano due campioni, eroi a Monza, sulla «Gazzetta dello Sport» si celebrano le loro imprese. Sono i simboli di una fauna umana che ruota attorno al Bar degli Stupidi. Finché un giorno..
 
Marco Pastonesi è nato a Genova nel 1954. Giornalista della «Gazzetta dello Sport», scrive soprattutto di ciclismo e rugby. Tra i suoi libri, Gli angeli di Coppi, La corsa più pazza del mondo, Meo volava, Pantani era un dio, Diavolo di un corridore, Il Sei Nazioni, Ovalia e il Dizionario degli All Blacks.

Giorgio Terruzzi è nato a Milano nel 1958. Giornalista, autore, scrive per il «Corriere della Sera», «Sport Mediaset», «GQ», «Icon». Si occupa da anni di Formula 1, MotoGp e rugby per il suo club, A.S. Rugby Milano. Ha scritto, tra gli altri, Una curva cieca, vita di Achille Varzi, Fondocorsa, Ho dato l’anima e Suite 200 – L’ultima notte di Ayrton Senna.

Baldini & Castoldi
Romanzi e Racconti pag. 144 - euro 12,00