lunedì 4 dicembre 2017

La figlia del partigiano O'Connor

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 Questa non è una recensione perché di un libro, dopo averlo letto, non mi sento titolato ad esprimere un giudizio che vada oltre il fatto che mi sia piaciuto oppure no. Questo di Michele Marziani è un libro che mi è piaciuto.
La scrittura è minuziosa e mi sono sentito a mio agio fin dalle prime pagine. Ben presto da lettore mi sono trovato ad essere spettatore di un film, un bel film, di quelli dove la fotografia è particolarmente curata e ci si cala in modo naturale nelle atmosfere dei luoghi in cui si dipana la trama, dal paesino nelle valli ossolane all'isola di Ventotene, dalla Rambla di Barcellona ai panorami irlandesi dei laghi e delle torbiere del Connemara.
Per ogni personaggio mi sono trovato ad immaginare chi potessero essere gli attori più adatti ad interpretarne la parte. Alla fine della mia lettura ne è risultato un cast di prim'ordine.
Per il ruolo di Pablita, la protagonista di questa storia, la bravissima Julianne Moore. Per il ruolo di Martin ho pensato ad un ispirato Tommy Lee Jones, mentre per la parte di Malachy O'Connor, giovane partigiano, il risoluto ed energico Matt Damon. Nel ruolo di Elizabeth, la proprietaria del B&B, chi meglio di Kathy Bates? Il ruolo di uno stralunato ed alcolico FDH sembra tagliato su misura per Bill Murray. C'è anche spazio per un cameo nostrano, con Giancarlo Giannini, nel ruolo del fascinoso Manuel.
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