martedì 1 febbraio 2011

HFMV "on air"

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Con febbraio scatta il  radio-tour di "Hasta la Fin del Mundo...in Vespa!".

Martedì 1° febbraio - ore 20.30 precise! -collegamento telefonico con Lilly e Katya, le "donne al volante" di Radio Number One le quali per una volta, eccezionalmente, molleranno il volante per aggrapparsi al manubrio della mia Vespa patagonica. (in streaming su http://www.radionumberone.tv/wordpress/?page_id=59 )

Sempre martedì 1° febbraio su Radio Città di Bollate si parlerà di Elefantentreffen e di avventure estreme su due ruote... potevo fare a meno di dire la mia? Stay tuned per un intervento in diretta nel corso della trasmissione tra le 20 e le 21... (in streaming su http://www.radiocittabollate.it:8000/live.m3u )

Lunedì 7 febbraio (alle ore 12 e in replica alle ore 17) sarò ospite in studio a Radio LineaRock  nel corso del programma "Spectrum" condotto da Antonio Oleari, per provare a coniugare Vespa e letteratura di viaggio... a ritmo di rock! Il tutto sarà replicato mercoledì 9 febbraio sempre alle 12 e alle 17. (in streaming su http://www.linearock.it/rl/linearock/ascolta.do )

Il 15 marzo sarà la volta di Radio OKmusik, con una puntata da non perdere del programma di Gianluca Siano "Surfista da camera" che mi vedrà protagonista per parlare del libro e non solo all'insegna del motto della trasmissione "quattro salti per il mondo surfando la Rete" (in streaming su http://www.okmusik.com/radio/diretta.php )

Stay tuned su... HFMV radio channel!

lunedì 31 gennaio 2011

Siberia

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Di modi per viaggiare ce ne sono parecchi e il viaggio in treno non è certo una novità nel panorama della narrativa di genere. Ma non bisogna commettere l'errore di credere che possa essere facile immedesimarsi in questo racconto. Il rassicurante rullare cadenzato dell'incedere dei vagoni diventa quasi un'ossessione quando la durata delle tratte arrriva a essere di giorni e giorni consecutivi. Il viaggio spesso è fatica e poche volte è vero come in questo caso. Scegliere di arrivare in treno fino al limite estremo dell'oriente russo è una scelta coraggiosa. Più semplice e veloce sarebbe andarci in volo, ma questa sarebbe la scelta del turista. Il viaggiatore invece sa che deve sporcarsi le mani se vuole avere la consapevolezza piena di ciò che sta tra la partenza e l'arrivo. Molto difficilmente Daniele Gatti avrebbe potuto "sporcarsi" più di così.
Da leggere anche solo per poter dire "ma chi gliel'ha fatto fare?" pensando a quanto in fondo ci dispiaccia non avere il coraggio di provarci.

SIBERIA terra addormentata.
Daniele Gatti
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